a vegan italian girl in England
esperimenti di cucina vegana (e non solo) di un'italiana in Inghilterra

mercoledì 12 novembre 2008

college lunchbox 1 - schiscetta scolastica 1

La dura vita della studentessa di fotografia - non mi lapidate per questa espressione, sembra semplice, ma non lo e'- mi tiene fuori casa fino all'ora di cena, cosi' ogni mattina mi ingegno a cucinare/riscaldare una schiscetta per il pranzo.

Il mio college non ha un'opzione vegetariana a parte le patatine fritte e mi rifiuto di mangiare patatine fritte tutti i giorni, cosi', da necessita' virtu', l'avvento dei pasti homemade.

La maggior parte delle volte non si tratta d'altro che degli avanzi della cena, ma da quando ho acquistato la rice cooker, mi do ai risotti misti molto piu' spesso.

Cos'e' la rice cooker?

La rice cooker e' un elettrodomestico (si dice cosi'?) appositamente progettato per cuocere il riso alla perfezione senza stargli appresso.

I modelli sono svariati, pare che i migliori, ovviamente, vengano dal Giappone e permettano di cuocere il riso in molto modi e di programmare la cottura per quando si torna a casa. Personalmente non ho potuto permettermi nessun lusso e ho comprato un modello base da Argos (questo) che cuoce il riso e lo mantiene caldo finquando mi serve.
La rice cooker richiede una certa proporzione tra riso e acqua per far assorbire l'acqua dal riso, cuocere il tutto senza far attaccare niente e senza perdere elementi nutritivi nell'acqua.
Ci si possono cuocere tutti i tipi di riso, ma bisogna ricordarsi di sciacquarne alcuni per togliere l'amido in eccesso che potrebbe far "straripare" la rice cooker.
Quando tutta l'acqua e' stata assorbita, la rice cooker automaticamente passa alla modalita' "tieni il riso caldo per l'ospite ritardatario" :)
Leggendo su internet ho scoperto che questo gioiellino si puo' usare anche per cuocere altri piatti e da allora la mia routine mattutina consiste nello scaraventarmi fuori dal letto e, prima di fare la doccia, buttare nella rice cooker il riso, verdurine, salsa di soia o altre spezie per trovare tutto pronto prima di uscire di corsa con un toast in bocca.

E finalmente la ricetta...

e' molto semplice, basta usare due misurini d'acqua e due di riso a chicchi lunghi e cuocerli con della salsa di soia e dei magetout (fagiolini verdi piatti).

In un padellino si riscalda dell'olio di sesamo e vi si soffriggono dei semi di sesamo, del tofu sbriciolato (il mio era autoprodotto ;) ) con le cinque spezie cinesi e abbondante zenzero in polvere.


La cottura e' veloce, circa cinque minuti, e quando anche il riso risulta cotto, si mescolano i diversi ingredienti e si "spolvera" con una manciata di semi misti (io avevo pinoli, semi di zucca e qualcos'altro che ora mi sfugge).

6 commenti:

Roberta Puccina ha detto...

Io faccio qualcosa del genere con la vaporiera. Metto il timer e me ne vado a spasso...

Unknown ha detto...

Ahhh! Ma non avevo visto che avevi anche un blog!!!!
Come si fa a competere con una fotografa? ;)
Ciao :)

Elle ha detto...

Buoni i piattoni! ( qui si chiamano mangiatutto o lardari :-) )
ciao ciao sono blabby_aria di forumetici)

yari ha detto...

L'aggeggio in Giappone costa pochissimo, peccato sia abbastanza ingombrante e non riesca quindi a portarmelo appresso quando vado per lavoro :-) Ti confermo la mia disponibilità per le foto, mi farebbe molto piacere :-)

Roberta Puccina ha detto...

Ciao, Claudia! Bellissima foto! Passa da me a ritirare un premio!

desperate.viz ha detto...

eh, ma allora mi autoinvito e spammo!
ti ho trovata nel blogroll di azabel, non sono vegan, ma spesso mi diletto e la mia ultima ricetta è proprio la schiscétta vegan!

ciao! ti seguirò spesso!

(che foto, che invidia...)